Diagnosi sistemica delle potenzialità territoriali

Con il termine “Sacro Monte” si intende oggi indicare un complesso religioso frutto di un vasto e particolare movimento di fede, arte e religiosità nato sul finire del XV secolo ed affermatosi poi, non solo in Italia ma in molte zone d’Europa, fino agli ultimi esempi manieristici realizzati nel tardo Settecento. Il Sacro Monte non è quindi un fatto sporadico ma il risultato di un’idea promossa all’origine dall’Ordine dei Frati Minori di S. Francesco, che si è riprodotta in seguito per quasi tre secoli soprattutto sullo slancio del rinnovamento operato dal Concilio di Trento contro la Riforma Protestante. Il grande progetto di spostamento in terra cattolica dei luoghi santi prese l’avvio dapprima in Italia con la “Nuova Gerusalemme” di Varallo Sesia (VC) e quella di Montaione (FI), quasi contemporaneamente a Braga in Portogallo; si sviluppò poi sull’arco alpino – Svizzera (6), Italia (17), Austria (oltre 60) – e nel resto d’Europa: Portogallo (7), Spagna (5), Francia (40 di cui 39 sono quelli Bretoni), Belgio (7), Germania (60), Cecoslovacchia (16) e con casi sporadici anche in Ungheria, Turchia, Russia e Jugoslavia.

I Sacri Monti nel loro insieme assunsero così l’aspetto di autentici sistemi territoriali leggibili alla scala europea. In ognuno di questi esempi, pur con la peculiarità propria di ogni singolo complesso, rimane fondamentale (oltre alla matrice religiosa) il rapporto con la natura ed il paesaggio che circondano e sottolineano sempre, pur con effetti stilistici diversi, l’impianto urbanistico e compositivo di un Sacro Monte.

Creati per favorire la conoscenza degli episodi salienti della passione di Gesù, dei misteri del Rosario o della biografia di grandi Santi, i Sacri Monti si snodano lungo percorsi all’aria aperta in spazi di particolare pregio naturale e paesaggistico. Diversi fra loro per posizione geografica, numero di cappelle ed episodi narrati, i Sacri Monti sono accomunati dalla straordinaria capacità di stabilire un dialogo profondo fra religione, arte e ambiente.

Di seguito presentiamo una diagnosi sistemica della potenzialità territoriale per individuare le connessioni e le sinergie a livello locale: analisi del contesto a livello economico, socio-culturale e ambientale – raccolta di dati qualitativi e quantitativi attraverso la ricerca sul campo – analisi delle interazioni esistenti. Il coinvolgimento e l’impegno degli stakeholder locali è stato un elemento centrale della diagnosi che ha facilitato la raccolta dei dati e delle informazioni sul territorio, attraverso una metodologia partecipativa per il consolidamento del consenso e la negoziazione tra gli attori locali. Il documento di diagnosi contiene una vera e propria mappatura del territorio su cui insistono i Sacri Monti da un punto di vista economico, socio-culturale e ambientale, e delle interazioni esistenti tra gli attori del territorio.

Diagnosi sistemica delle potenzialità territoriali

Grazie alle attività di ricerca e analisi, sono stati elaborati due studi di definizione e attuazione di strategie di promozione locale autosostenibili per la protezione e valorizzazione del patrimonio e dell’identità culturale del territorio transfrontaliero dei Sacri Monti, in un’ottica di sviluppo del turismo. Le strategie, declinabili come piani di valorizzazione economica e turistica dei Sacri Monti, hanno al centro l’identità delle popolazioni residenti sui due lati della frontiera, e rappresentano uno strumento per migliorare l’autosufficienza economica dei Sacri Monti, le ricadute economiche sul territorio, sulla vita delle persone e sull’ambiente.