La manutenzione straordinaria ed il restauro conservativo della copertura della cappella XVI “San Francesco torna ad Assisi prima di morire” del Sacro Monte di Orta.
La cappella XVI “San Francesco torna ad Assisi prima di morire” del Sacro Monte di Orta è stata oggetto di un intervento di manutenzione straordinaria della copertura e di restauro conservativo della struttura lignea del tetto.
Il progetto di restauro:
Il progetto è stato redatto dall’arch. Francesca Sernia in collaborazione, per la parte strutturale dell’orditura lignea, con l’ingegnere Giovanni Vercelli dello “Studio associato arch. Demetria Obermitto e ing. Giovanni Vercelli” di Torino partendo dall’analisi dello stato di fatto su rilievo architettonico strumentale eseguito dal gruppo di lavoro del Professore Lingua A. del Politecnico di Torino.
Il rilievo con laser scanner della struttura ha permesso di ricostruire un modello tridimensionale sul quale si sono potute effettuare le ipotesi di rinforzo e le verifiche di calcolo.
L’analisi dell’esistente è stato poi integrata dalle prove resistografiche (eseguite da “Studio Verde srl”) sull’orditura lignea, indagini non distruttive condotte in corrispondenza delle estremità degli elementi, ripetendo l’indagine a breve distanza ove le estremità risultavano degradate. Le prove hanno consentito di conoscere lo stato di conservazione del legname dell’orditura principale classificando gli elementi per buona conservazione, lieve o moderato degrado, degrado avanzato.
Il progetto di restauro ha previsto la conservazione ed il restauro degli elementi lignei caratterizzati la copertura: due capriate nord e sud e i cantonali principali. Particolare attenzione è stata data all’appoggio della capriata nord sulla muratura: la connessione tra puntone e catena risultava quasi inesistente a causa dell’avanzato degrado del legno e con un delicato lavoro artigianale è stato ripristinato l’ancoraggio della capriata.
In generale per i falsi puntoni è stata prevista la conservazione degli elementi meno ammalorati, la sostituzione degli elementi di integrazione recente o degradati e un riposizionamento degli stessi al fine di garantire una migliore distribuzione del peso della copertura.
Inoltre è stata prevista, la sostituzione di tutti i dormienti sulle falde Nord, Est, e Sud e degli elementi angolari, conservando il dormiente inglobato nella muratura Ovest garantendone comunque la connessione con i nuovi elementi delle altre falde.
Anche la trave di colmo è stata integrata con l’aggiunta di due rompitratta paralleli alla stessa trave per una più chiara collocazione strutturale.
Il progetto strutturale ha coniugato minime esigenze di calcolo nel rispetto della struttura originaria del bene e nel complesso lo schema strutturale originario è stato mantenuto.
Per il manto di copertura lapideo invece è stata eseguita una la totale sostituzione dei listelli lignei secondari e un rifacimento del manto mediante la sostituzione e l’integrazione di nuove lastre in beola, in maggior numero rispetto a quelle previste in fase di progettazione, dal momento che molte beole già integrate durante interventi di manutenzione passati, sono risultate degradate e di scarsa tenuta agli agenti atmosferici. In generale le lastre originarie sono state conservate, nel pettine e nei punti angolari e sono state integrate con nuove piode dove sono risultate ammalorate.
Esecuzione dei lavori:
Il progetto di manutenzione straordinaria e restauro conservativo della copertura della cappella XVI è stato eseguito dalla Ditta Carmellino Costruzioni di Scopa (Vc) sotto la direzione lavori dell’Arch. Sernia F., della Dott.ssa De Filippis E. (per le parti storico-artistiche) e dell’Ing. Vercelli G., progettista e D.L. per le opere strutturali.
Il coordinatore per la sicurezza e il RUP è stato l’Arch. Ottone R..
I lavori sono stati interamente finanziati dal Programma Interreg “MAN10ANCE” programma di Cooperazione Interreg V-A Italia-Svizzera attraverso il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) Asse 2 – Valorizzazione del patrimonio naturale e culturale] per un importo di euro 75.559,50 per il rifacimento del tetto dell’edificio.
Il progetto Interreg “MAIN10ANCE” ha come obiettivo quello di valorizzare il sapere costruttivo tradizionale e l’impiego di materiali e maestranze locali e partendo dall’esperienza dei complessi monumentali dei Sacri Monti piemontesi intende proporre un metodo di lavoro per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale che sia sostenibile economicamente, replicabile, capace di responsabilizzare istituzioni, comunità, professionisti e possa contribuire a rilanciare il territorio transfrontaliero (Italia-Svizzera).
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